Articoli recenti
- “Ferrovie del Sud Est è nata in Puglia e deve restare pugliese”
- Figec Cisal: il 18 settembre corso di formazione sulle novità in materia di lavoro
- Trasporti, Faisa Cisal: “La sicurezza di operatori e cittadini è un diritto, non un costo”
- Decarbonizzazione, Fialc Cisal: “Il Governo tenga fede agli impegni presi”
- Diffida Unirai: “I Cdr non sono strumenti Usigrai”
Archivi
- Settembre 2024
- Agosto 2024
- Luglio 2024
- Giugno 2024
- Maggio 2024
- Aprile 2024
- Marzo 2024
- Febbraio 2024
- Gennaio 2024
- Dicembre 2023
- Novembre 2023
- Ottobre 2023
- Settembre 2023
- Agosto 2023
- Luglio 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Aprile 2023
- Marzo 2023
- Febbraio 2023
- Gennaio 2023
- Dicembre 2022
- Novembre 2022
- Ottobre 2022
- Settembre 2022
- Agosto 2022
- Luglio 2022
- Giugno 2022
- Maggio 2022
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Settembre 2021
- Agosto 2021
- Luglio 2021
- Giugno 2021
- Maggio 2021
- Aprile 2021
- Marzo 2021
- Febbraio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Novembre 2020
- Ottobre 2020
- Settembre 2020
- Agosto 2020
- Luglio 2020
- Giugno 2020
- Maggio 2020
- Aprile 2020
- Marzo 2020
- Febbraio 2020
- Gennaio 2020
- Dicembre 2019
- Novembre 2019
- Ottobre 2019
- Settembre 2019
- Agosto 2019
- Luglio 2019
- Giugno 2019
Tra il 2022 e il 2027 si prevede una riduzione di piccoli esercizi di circa 60mila unità
Confesercenti lancia l’allarme lavoro: nei negozi sono a rischio 100mila posti secondo i dati presentati dall’associazione di categoria. Il settore viene da un periodo difficile per la crisi e per il lockdown e a rendere la situazione ancora più dura è la competizione con l’online. I problemi per le imprese commerciali hanno causato, dal 2016 a oggi, la riduzione della forza lavoro per circa 73mila unità, di cui oltre 30mila dal 2019. Tra il 2022 e il 2027 si prevede una “redistribuzione delle quote di mercato tra online” e negozi, con una riduzione “di piccoli esercizi di circa 60mila unità”, e 100mila posti di lavoro in meno.
Un settore, quello del commercio, del turismo e dei servizi che, dopo il grande crollo causato dalla pandemia, ora fa i conti con l’impatto dell’inflazione alle stelle e la conseguente perdita del potere d’acquisto delle famiglie che riduce la spesa. In una fase economica di difficoltà più o meno generalizzata segnalata anche dall’andamento della produzione industriale, che ad ottobre, sulla base dei dati Istat, scende per il secondo mese consecutivo, con un calo dell’1% rispetto a settembre. Nel confronto annuo, il calo arriva all’1,6%.
I numeri presentati da Confesercenti sono pesanti: la spesa andata in fumo quest’anno proprio a causa dell’inflazione raggiunge i 7,2 miliardi di euro. Fino al 2025 l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie raggiungerà i 22 miliardi e porterà un calo dei consumi di almeno 17 miliardi. Dunque, si tira la cinghia e anche per i regali di Natale si spenderà meno: in media 197 euro a persona, un budget inferiore rispetto ai 238 euro dell’anno scorso.
Tra il 2022 e il 2027 si prevede una riduzione di piccoli esercizi di circa 60mila unità
Confesercenti lancia l’allarme lavoro: nei negozi sono a rischio 100mila posti secondo i dati presentati dall’associazione di categoria. Il settore viene da un periodo difficile per la crisi e per il lockdown e a rendere la situazione ancora più dura è la competizione con l’online. I problemi per le imprese commerciali hanno causato, dal 2016 a oggi, la riduzione della forza lavoro per circa 73mila unità, di cui oltre 30mila dal 2019. Tra il 2022 e il 2027 si prevede una “redistribuzione delle quote di mercato tra online” e negozi, con una riduzione “di piccoli esercizi di circa 60mila unità”, e 100mila posti di lavoro in meno.
Un settore, quello del commercio, del turismo e dei servizi che, dopo il grande crollo causato dalla pandemia, ora fa i conti con l’impatto dell’inflazione alle stelle e la conseguente perdita del potere d’acquisto delle famiglie che riduce la spesa. In una fase economica di difficoltà più o meno generalizzata segnalata anche dall’andamento della produzione industriale, che ad ottobre, sulla base dei dati Istat, scende per il secondo mese consecutivo, con un calo dell’1% rispetto a settembre. Nel confronto annuo, il calo arriva all’1,6%.
I numeri presentati da Confesercenti sono pesanti: la spesa andata in fumo quest’anno proprio a causa dell’inflazione raggiunge i 7,2 miliardi di euro. Fino al 2025 l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie raggiungerà i 22 miliardi e porterà un calo dei consumi di almeno 17 miliardi. Dunque, si tira la cinghia e anche per i regali di Natale si spenderà meno: in media 197 euro a persona, un budget inferiore rispetto ai 238 euro dell’anno scorso.
Articoli recenti
- “Ferrovie del Sud Est è nata in Puglia e deve restare pugliese”
- Figec Cisal: il 18 settembre corso di formazione sulle novità in materia di lavoro
- Trasporti, Faisa Cisal: “La sicurezza di operatori e cittadini è un diritto, non un costo”
- Decarbonizzazione, Fialc Cisal: “Il Governo tenga fede agli impegni presi”
- Diffida Unirai: “I Cdr non sono strumenti Usigrai”
Archivi
- Settembre 2024
- Agosto 2024
- Luglio 2024
- Giugno 2024
- Maggio 2024
- Aprile 2024
- Marzo 2024
- Febbraio 2024
- Gennaio 2024
- Dicembre 2023
- Novembre 2023
- Ottobre 2023
- Settembre 2023
- Agosto 2023
- Luglio 2023
- Giugno 2023
- Maggio 2023
- Aprile 2023
- Marzo 2023
- Febbraio 2023
- Gennaio 2023
- Dicembre 2022
- Novembre 2022
- Ottobre 2022
- Settembre 2022
- Agosto 2022
- Luglio 2022
- Giugno 2022
- Maggio 2022
- Aprile 2022
- Marzo 2022
- Febbraio 2022
- Gennaio 2022
- Dicembre 2021
- Novembre 2021
- Ottobre 2021
- Settembre 2021
- Agosto 2021
- Luglio 2021
- Giugno 2021
- Maggio 2021
- Aprile 2021
- Marzo 2021
- Febbraio 2021
- Gennaio 2021
- Dicembre 2020
- Novembre 2020
- Ottobre 2020
- Settembre 2020
- Agosto 2020
- Luglio 2020
- Giugno 2020
- Maggio 2020
- Aprile 2020
- Marzo 2020
- Febbraio 2020
- Gennaio 2020
- Dicembre 2019
- Novembre 2019
- Ottobre 2019
- Settembre 2019
- Agosto 2019
- Luglio 2019
- Giugno 2019