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La nota del Segretario confederale, Pietro Venneri, indirizzata al ministro Salvini e al governatore della Puglia Emiliano
“Abbiamo atteso sino ad oggi per concederci il tempo necessario per comprendere meglio il contenuto della sentenza del Consiglio di Stato del 5.8.24 e le sue significative implicazioni. Come confermatoci dai nostri legali, il Consiglio di Stato ha riportato il calendario delle Ferrovie del Sud Est al giorno 4.8.2016, con il conseguente annullamento dei più rilevanti atti posti in essere dal gruppo dirigente di Ferrovie dello Stato Italiane. Un articolo di stampa del 4 settembre u.s. (Gazzetta del Mezzogiorno) ha paventato la possibilità di un nuovo affidamento diretto di Ferrovie del Sud Est a Ferrovie dello Stato Spa. Francamente, ove tale indiscrezione giornalistica fosse confermata, è difficile non cogliere le similitudini di tale eventuale iniziativa con quanto già disposto dal Decreto 4.8.2016, del quale tale affidamento diretto appare avere gli stessi vizi giuridici. Ad ogni buon conto, a fugare ogni dubbio, chiariamo definitivamente il nostro pensiero: Ferrovie del Sud Est è nata in Puglia quasi un secolo fa e deve restare pugliese, anche in virtù del forte legame con il territorio. Ferrovie del Sud Est è una gloriosa azienda cha ha fatto grande il territorio, ma che è costretta a vivere nel limbo costante da più di 8 anni. Tutto ciò comporta un perenne stato d’ansia dei suoi dipendenti “pugliesi” che vivono nell’incertezza costante sul loro futuro. Inoltre, poiché circolano voci su imminenti nuove assunzioni e promozioni, ricordiamo che, avendo la sentenza del Consiglio di Stato riconsegnato la proprietà dell’Azienda in capo al Ministero dei Trasporti, ogni nuova assunzione di personale sarà disciplinata dal c.d. Decreto Madia in materia di Aziende Partecipate.
Parimenti, sempre alla luce della sentenza, chiediamo agli organi in indirizzo di conoscere le loro determinazioni in merito alla gestione dei fondi PNRR. Non facciamo il tifo per nessuno dei possibili gestori dell’Azienda, ma ciò che a noi interessa è il rispetto delle leggi e delle sentenze definitive, poiché solo così operando si può garantire certezza al futuro aziendale. Si preannuncia che è nostra ferma intenzione, subito dopo la definizione della gestione Ferrovie del Sud Est, riprendere le trattative sul contratto di secondo livello, così come da intese raggiunte con i dirigenti di FSI.
In conclusione, chiediamo alle Istituzioni in indirizzo che si proceda senza ulteriori indugi (o proroghe) ad adottare una soluzione che definisca con certezza e immediatezza il futuro di Ferrovie del Sud Est nel rispetto di quanto prescritto nella sentenza del Consiglio di Stato di agosto u.s., delle direttive comunitarie europee e della legislazione nazionale in materia. Preannunciamo che siamo pronti ad ogni azione al solo fine della salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali dei lavoratori di Ferrovie del Sud Est”.
La nota del Segretario confederale, Pietro Venneri, indirizzata al ministro Salvini e al governatore della Puglia Emiliano
“Abbiamo atteso sino ad oggi per concederci il tempo necessario per comprendere meglio il contenuto della sentenza del Consiglio di Stato del 5.8.24 e le sue significative implicazioni. Come confermatoci dai nostri legali, il Consiglio di Stato ha riportato il calendario delle Ferrovie del Sud Est al giorno 4.8.2016, con il conseguente annullamento dei più rilevanti atti posti in essere dal gruppo dirigente di Ferrovie dello Stato Italiane. Un articolo di stampa del 4 settembre u.s. (Gazzetta del Mezzogiorno) ha paventato la possibilità di un nuovo affidamento diretto di Ferrovie del Sud Est a Ferrovie dello Stato Spa. Francamente, ove tale indiscrezione giornalistica fosse confermata, è difficile non cogliere le similitudini di tale eventuale iniziativa con quanto già disposto dal Decreto 4.8.2016, del quale tale affidamento diretto appare avere gli stessi vizi giuridici. Ad ogni buon conto, a fugare ogni dubbio, chiariamo definitivamente il nostro pensiero: Ferrovie del Sud Est è nata in Puglia quasi un secolo fa e deve restare pugliese, anche in virtù del forte legame con il territorio. Ferrovie del Sud Est è una gloriosa azienda cha ha fatto grande il territorio, ma che è costretta a vivere nel limbo costante da più di 8 anni. Tutto ciò comporta un perenne stato d’ansia dei suoi dipendenti “pugliesi” che vivono nell’incertezza costante sul loro futuro. Inoltre, poiché circolano voci su imminenti nuove assunzioni e promozioni, ricordiamo che, avendo la sentenza del Consiglio di Stato riconsegnato la proprietà dell’Azienda in capo al Ministero dei Trasporti, ogni nuova assunzione di personale sarà disciplinata dal c.d. Decreto Madia in materia di Aziende Partecipate.
Parimenti, sempre alla luce della sentenza, chiediamo agli organi in indirizzo di conoscere le loro determinazioni in merito alla gestione dei fondi PNRR. Non facciamo il tifo per nessuno dei possibili gestori dell’Azienda, ma ciò che a noi interessa è il rispetto delle leggi e delle sentenze definitive, poiché solo così operando si può garantire certezza al futuro aziendale. Si preannuncia che è nostra ferma intenzione, subito dopo la definizione della gestione Ferrovie del Sud Est, riprendere le trattative sul contratto di secondo livello, così come da intese raggiunte con i dirigenti di FSI.
In conclusione, chiediamo alle Istituzioni in indirizzo che si proceda senza ulteriori indugi (o proroghe) ad adottare una soluzione che definisca con certezza e immediatezza il futuro di Ferrovie del Sud Est nel rispetto di quanto prescritto nella sentenza del Consiglio di Stato di agosto u.s., delle direttive comunitarie europee e della legislazione nazionale in materia. Preannunciamo che siamo pronti ad ogni azione al solo fine della salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali dei lavoratori di Ferrovie del Sud Est”.
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