La formazione volano della crescita professionale
La formazione volano della crescita professionale
Immagine di copertina di: La formazione volano della crescita professionale

La Filp Cisal lancia un nuova piattaforma di sviluppo smart, personalizzata ed economicamente vantaggiosa per far fronte alle nuove sfide imposte dal contesto economico


Che la formazione dei lavoratori, al pari della ricerca e lo sviluppo, sia un pilastro per il rilancio del Paese è opinione largamente condivisa. Anche il policy maker, d’altronde, negli ultimi anni ha cercato di trovare delle leve per intensificare i processi di formazione.  Qualche esempio ne sono i benefici fiscali riservati a quelle imprese che pongono in essere in azienda attività di “formazione 4.0” cui da ultimo, la Legge di Bilancio 2021, ha riservato un apposito credito d’imposta. Tale misura rientra nell’ambito del nuovo “Piano Nazionale di Transizione 4.0” e dovrebbe, insieme ad altre misure, traghettare l’Italia verso una maggiore competitività. Gran parte delle misure agevolative per la formazione riguardano le imprese; tuttavia, qualcosa è stato fatto anche per i lavoratori autonomi. Ad esempio, negli anni passati il “Jobs act autonomi” (legge n. 81 del 2017) ha cercato di porre rimedio alla penalizzante disciplina fiscale delle spese di formazione prevista per gli esercenti attività di lavoro autonomo, prevedendone l’integrale deducibilità, seppur entro determinati limiti di spesa. Con specifico riguardo agli autonomi, va anche detto che, da tempo gli ordini territoriali fanno la loro parte, riservando agli iscritti proposte formative spesso altamente competitive. Di grande rilevanza anche il ruolo giocato, attualmente ed in prospettiva, dai Fondi di formazione interprofessionali(ex legge n. 388 del 2000), come strumento in grado di supportare trasversalmente nel mondo delle attività produttive lo sviluppo della formazione. Lo scenario odierno impone, a tutti, e ai lavoratori autonomi per primi, sforzi ulteriori nell’investimento nella formazione. Gli studi professionali devono, infatti, affrontare imponenti sfide in termini organizzativi e di conoscenze professionali richieste per far fronte alle nuove sfide e devono avere il giusto set di strumenti per competere con successo. Il contesto economico attuale e la pandemia da COVID-19 hanno infatti accelerato molti processi di evoluzione del mercato del mondo del lavoro professionale, che fino a poco tempo fa erano soltanto latenti. Ad esempio, l’emergenza epidemiologica ha costretto tutti gli studi ad una repentina e drastica riorganizzazione del lavoro; lo smart working è l’esempio più noto ma non è l’unico. Ormai molte attività di “routine” e time consuming (si pensi, ai depositi di atti, ad alcune udienze, ai contraddittori con gli Uffici) sono svolti tramite sistemi telematici e, comunque, a distanza. La condivisione del lavoro, anche nel “cloud”, e la conservazione elettronica dei documenti sono poi ormai parte integrante dei nuovi modelli di business degli studi professionali. È chiaro che nel momento in cui cambia (si aggiunge, improvvisamente ed incisivamente) il contesto competitivo di riferimento nel quale opera uno studio professionale questo, per sopravvivere e continuare a svilupparsi, deve evolversi. Detto in altri termini: la clientela diviene sempre più esigente, in termini di conoscenze e di competenze richieste al professionista e quest’ultimo deve prendere piena coscienza del fenomeno e ad esso adeguarsi. Per raggiungere questo obiettivo, è però necessario un investimento sulle competenze dei lavoratori autonomi, promuovendo una formazione continua e permanente in grado di veicolare un reskilling professionale. Questo deve essere mirato e deve essere in grado di intercettare e valorizzare le evoluzioni del mercato del lavoro conseguenti alla pandemia e al cambiamento del contesto competitivo.  Ora, è noto che la formazione professionale a causa dell’emergenza epidemiologica ha subito una repentina – e, obbligata, in considerazione delle misure di contenimento – evoluzione. Il professionista, ormai, accede e usufruisce quotidianamente a webinair, a seminari e corsi online. E, così, strumenti che, da anni sono sul mercato, ad oggi, vengono finalmente adeguatamente valorizzati. Ma un corretto utilizzo nella formazione dei canali telematici potrebbe, per sé, non essere sufficiente. Occorre, infatti, che il professionista abbia a disposizione un’offerta formativa ritagliata a misura dello studio professionale e in grado adattarsi ad esso. Offerta formativa che deve essere – oltre che economicamente vantaggiosadinamica e ricettiva al cambiamento (in quanto il professionista deve poter ricevere un costante aggiornamento di contenuti, in base alle proprie esigenze), smart (in quanto deve essere accessibile e fruibile per tutto lo studio in ogni momento e luogo) e personalizzata (in quanto aderente al modello di business dello studio professionale). Consapevole di questa esigenza, FILP-CISAL sta delineando una piattaforma dedicata esclusivamente alla formazione dei professionisti, che aspira a rappresentare i principi di cui sopra si è detto. 

Essa sarà rivolta a tutte le categorie professionali (Dottori Commercialisti, Avvocati, Consulenti del lavoro, etc..) aderenti a FILP-CISAL. Essa offrirà ai propri iscritti un paniere di percorsi formativi differenziati per attività professionale ma caratterizzati da un’unica mission: garantire, a costi particolarmente competitivi, una formazione continua e permanente in grado di accrescere e consolidare l’attività professionale. In particolare, l’attività formativa sarà rivolta a tutti i professionisti interessati,aderenti a FILP-CISAL e non aderenti: tuttavia, per gli aderenti, saranno proposte delle convenzioni a condizioni particolarmente vantaggiose.La qualità della formazione sarà assicurata mediante il coinvolgimento di docenti, provenienti dal mondo professionale ed accademico, con comprovate esperienze in materia di formazione. L’aggiornamento della piattaforma sarà costante e i contenuti in essa rifletteranno le esigenze, tempo per tempo, manifestate dai professionisti. La fruibilità dei servizi sarà resa possibile da una piattaforma tecnologica in grado di erogare, facilmente ed intuitivamente, il corso di formazione prescelto, attraverso i principali dispositivi. FILP-CISAL, consapevole che la formazione è il volano della crescita e dello sviluppo professionale, con questa nuova iniziativa si pone dunque a servizio di tutti i professionisti rappresentati, supportandoli ed affiancandoli nel reskilling professionale. 

Vincenzo Morelli, Commissario Nazionale Filp Cisal

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La Filp Cisal lancia un nuova piattaforma di sviluppo smart, personalizzata ed economicamente vantaggiosa per far fronte alle nuove sfide imposte dal contesto economico


Che la formazione dei lavoratori, al pari della ricerca e lo sviluppo, sia un pilastro per il rilancio del Paese è opinione largamente condivisa. Anche il policy maker, d’altronde, negli ultimi anni ha cercato di trovare delle leve per intensificare i processi di formazione.  Qualche esempio ne sono i benefici fiscali riservati a quelle imprese che pongono in essere in azienda attività di “formazione 4.0” cui da ultimo, la Legge di Bilancio 2021, ha riservato un apposito credito d’imposta. Tale misura rientra nell’ambito del nuovo “Piano Nazionale di Transizione 4.0” e dovrebbe, insieme ad altre misure, traghettare l’Italia verso una maggiore competitività. Gran parte delle misure agevolative per la formazione riguardano le imprese; tuttavia, qualcosa è stato fatto anche per i lavoratori autonomi. Ad esempio, negli anni passati il “Jobs act autonomi” (legge n. 81 del 2017) ha cercato di porre rimedio alla penalizzante disciplina fiscale delle spese di formazione prevista per gli esercenti attività di lavoro autonomo, prevedendone l’integrale deducibilità, seppur entro determinati limiti di spesa. Con specifico riguardo agli autonomi, va anche detto che, da tempo gli ordini territoriali fanno la loro parte, riservando agli iscritti proposte formative spesso altamente competitive. Di grande rilevanza anche il ruolo giocato, attualmente ed in prospettiva, dai Fondi di formazione interprofessionali(ex legge n. 388 del 2000), come strumento in grado di supportare trasversalmente nel mondo delle attività produttive lo sviluppo della formazione. Lo scenario odierno impone, a tutti, e ai lavoratori autonomi per primi, sforzi ulteriori nell’investimento nella formazione. Gli studi professionali devono, infatti, affrontare imponenti sfide in termini organizzativi e di conoscenze professionali richieste per far fronte alle nuove sfide e devono avere il giusto set di strumenti per competere con successo. Il contesto economico attuale e la pandemia da COVID-19 hanno infatti accelerato molti processi di evoluzione del mercato del mondo del lavoro professionale, che fino a poco tempo fa erano soltanto latenti. Ad esempio, l’emergenza epidemiologica ha costretto tutti gli studi ad una repentina e drastica riorganizzazione del lavoro; lo smart working è l’esempio più noto ma non è l’unico. Ormai molte attività di “routine” e time consuming (si pensi, ai depositi di atti, ad alcune udienze, ai contraddittori con gli Uffici) sono svolti tramite sistemi telematici e, comunque, a distanza. La condivisione del lavoro, anche nel “cloud”, e la conservazione elettronica dei documenti sono poi ormai parte integrante dei nuovi modelli di business degli studi professionali. È chiaro che nel momento in cui cambia (si aggiunge, improvvisamente ed incisivamente) il contesto competitivo di riferimento nel quale opera uno studio professionale questo, per sopravvivere e continuare a svilupparsi, deve evolversi. Detto in altri termini: la clientela diviene sempre più esigente, in termini di conoscenze e di competenze richieste al professionista e quest’ultimo deve prendere piena coscienza del fenomeno e ad esso adeguarsi. Per raggiungere questo obiettivo, è però necessario un investimento sulle competenze dei lavoratori autonomi, promuovendo una formazione continua e permanente in grado di veicolare un reskilling professionale. Questo deve essere mirato e deve essere in grado di intercettare e valorizzare le evoluzioni del mercato del lavoro conseguenti alla pandemia e al cambiamento del contesto competitivo.  Ora, è noto che la formazione professionale a causa dell’emergenza epidemiologica ha subito una repentina – e, obbligata, in considerazione delle misure di contenimento – evoluzione. Il professionista, ormai, accede e usufruisce quotidianamente a webinair, a seminari e corsi online. E, così, strumenti che, da anni sono sul mercato, ad oggi, vengono finalmente adeguatamente valorizzati. Ma un corretto utilizzo nella formazione dei canali telematici potrebbe, per sé, non essere sufficiente. Occorre, infatti, che il professionista abbia a disposizione un’offerta formativa ritagliata a misura dello studio professionale e in grado adattarsi ad esso. Offerta formativa che deve essere – oltre che economicamente vantaggiosadinamica e ricettiva al cambiamento (in quanto il professionista deve poter ricevere un costante aggiornamento di contenuti, in base alle proprie esigenze), smart (in quanto deve essere accessibile e fruibile per tutto lo studio in ogni momento e luogo) e personalizzata (in quanto aderente al modello di business dello studio professionale). Consapevole di questa esigenza, FILP-CISAL sta delineando una piattaforma dedicata esclusivamente alla formazione dei professionisti, che aspira a rappresentare i principi di cui sopra si è detto. 

Essa sarà rivolta a tutte le categorie professionali (Dottori Commercialisti, Avvocati, Consulenti del lavoro, etc..) aderenti a FILP-CISAL. Essa offrirà ai propri iscritti un paniere di percorsi formativi differenziati per attività professionale ma caratterizzati da un’unica mission: garantire, a costi particolarmente competitivi, una formazione continua e permanente in grado di accrescere e consolidare l’attività professionale. In particolare, l’attività formativa sarà rivolta a tutti i professionisti interessati,aderenti a FILP-CISAL e non aderenti: tuttavia, per gli aderenti, saranno proposte delle convenzioni a condizioni particolarmente vantaggiose.La qualità della formazione sarà assicurata mediante il coinvolgimento di docenti, provenienti dal mondo professionale ed accademico, con comprovate esperienze in materia di formazione. L’aggiornamento della piattaforma sarà costante e i contenuti in essa rifletteranno le esigenze, tempo per tempo, manifestate dai professionisti. La fruibilità dei servizi sarà resa possibile da una piattaforma tecnologica in grado di erogare, facilmente ed intuitivamente, il corso di formazione prescelto, attraverso i principali dispositivi. FILP-CISAL, consapevole che la formazione è il volano della crescita e dello sviluppo professionale, con questa nuova iniziativa si pone dunque a servizio di tutti i professionisti rappresentati, supportandoli ed affiancandoli nel reskilling professionale. 

Vincenzo Morelli, Commissario Nazionale Filp Cisal

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