Riforma ammortizzatori sociali, nuovo incontro al Ministero del Lavoro
Riforma ammortizzatori sociali, nuovo incontro al Ministero del Lavoro
Immagine di copertina di: Riforma ammortizzatori sociali, nuovo incontro al Ministero del Lavoro

Prosegue il confronto in via Veneto. La Cisal, rappresentata dal segretario confederale Davide Velardi e dal segretario generale di Cisal Terziario Vincenzo Caratelli, ha chiesto, per i lavoratori destinatari dei trattamenti di integrazione salariale Covid-19, un aumento cospicuo della percentuale erogata in anticipo dall’Inps. Ecco tutti i punti trattati durante la riunione con il ministro Orlando


Nel nuovo incontro con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sul tema della riforma degli ammortizzatori sociali, la Cisal, rappresentata dal segretario confederale, Davide Velardi, e il segretario generale di Cisal Terziario, Vincenzo Caratelli, ha espresso approvazione per il sistema in via di sperimentazione adottato dall’Inps, che sembrerebbe avere compiuto un primo passo verso la semplificazione, con l’abolizione del modello ‘SR41’ e l’introduzione del flusso telematico ‘Uniemens Cig’.

Mentre in merito al dibattuto tema dell’anticipo da parte dell’Inps del 40% delle ore autorizzate per i lavoratori destinatari dei trattamenti di integrazione salariale Covid-19, la Cisal ha evidenziato la necessità di un aumento cospicuo della percentuale da erogare, ritenendo insufficiente la sola quota del 40%. La proposta è quella di raggiungere una percentuale che costituisca la quasi totalità della somma da versare, lasciando una minima percentuale da corrispondere a saldo di quanto dovuto al lavoratore. Per la Cisal permane tuttavia necessaria una rivisitazione dell’integrazione del sostegno al reddito che porti ad anticipare le spettanze dovute ai lavoratori per le ore di fruizione della cassa integrazione, collegata ad un’urgente revisione in termini di semplificazione che conduca ad una riforma strutturale e ad un’accelerazione dei tempi di erogazione delle integrazioni salariali.

Durante l’incontro la Cisal ha chiesto inoltre chiarimenti in merito alle ulteriori settimane di cassa integrazione previste dal decreto Sostegni, con riferimento a quanto previsto dal Decreto 178/2020 (Legge di bilancio) che ha fissato il termine per fruire delle dodici settimane per cassa integrazione in deroga e Fondo d’integrazione salariale al 30 giugno 2021. Il ministero ha precisato che le settimane di ammortizzatori sociali di cui all’art. 8 del decreto 41/2021 sono da ritenersi aggiuntive rispetto a quelle già determinate dal decreto legge 178/2021, purché fruite entro il 31 dicembre 2021. In merito la Cisal ha ribadito la necessità che l’Inps emani quanto prima le circolari sulle modalità di richiesta degli ammortizzatori, come previsti dal Decreto Sostegni.

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Prosegue il confronto in via Veneto. La Cisal, rappresentata dal segretario confederale Davide Velardi e dal segretario generale di Cisal Terziario Vincenzo Caratelli, ha chiesto, per i lavoratori destinatari dei trattamenti di integrazione salariale Covid-19, un aumento cospicuo della percentuale erogata in anticipo dall’Inps. Ecco tutti i punti trattati durante la riunione con il ministro Orlando


Nel nuovo incontro con il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sul tema della riforma degli ammortizzatori sociali, la Cisal, rappresentata dal segretario confederale, Davide Velardi, e il segretario generale di Cisal Terziario, Vincenzo Caratelli, ha espresso approvazione per il sistema in via di sperimentazione adottato dall’Inps, che sembrerebbe avere compiuto un primo passo verso la semplificazione, con l’abolizione del modello ‘SR41’ e l’introduzione del flusso telematico ‘Uniemens Cig’.

Mentre in merito al dibattuto tema dell’anticipo da parte dell’Inps del 40% delle ore autorizzate per i lavoratori destinatari dei trattamenti di integrazione salariale Covid-19, la Cisal ha evidenziato la necessità di un aumento cospicuo della percentuale da erogare, ritenendo insufficiente la sola quota del 40%. La proposta è quella di raggiungere una percentuale che costituisca la quasi totalità della somma da versare, lasciando una minima percentuale da corrispondere a saldo di quanto dovuto al lavoratore. Per la Cisal permane tuttavia necessaria una rivisitazione dell’integrazione del sostegno al reddito che porti ad anticipare le spettanze dovute ai lavoratori per le ore di fruizione della cassa integrazione, collegata ad un’urgente revisione in termini di semplificazione che conduca ad una riforma strutturale e ad un’accelerazione dei tempi di erogazione delle integrazioni salariali.

Durante l’incontro la Cisal ha chiesto inoltre chiarimenti in merito alle ulteriori settimane di cassa integrazione previste dal decreto Sostegni, con riferimento a quanto previsto dal Decreto 178/2020 (Legge di bilancio) che ha fissato il termine per fruire delle dodici settimane per cassa integrazione in deroga e Fondo d’integrazione salariale al 30 giugno 2021. Il ministero ha precisato che le settimane di ammortizzatori sociali di cui all’art. 8 del decreto 41/2021 sono da ritenersi aggiuntive rispetto a quelle già determinate dal decreto legge 178/2021, purché fruite entro il 31 dicembre 2021. In merito la Cisal ha ribadito la necessità che l’Inps emani quanto prima le circolari sulle modalità di richiesta degli ammortizzatori, come previsti dal Decreto Sostegni.