Salute e sicurezza sul lavoro: le proposte della Cisal al tavolo convocato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone
Salute e sicurezza sul lavoro: le proposte della Cisal al tavolo convocato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone
Immagine di copertina di: Salute e sicurezza sul lavoro: le proposte della Cisal al tavolo convocato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone

Presenti anche i Ministri dell’Istruzione Giuseppe Valditara, dell’Università Anna Maria Bernini, della Funzione Pubblica Paolo Zangrillo, della Salute Orazio Schillaci


Un patto sulla sicurezza sul lavoro, con cui dare risposte in termini complessivi definendo una strategia ampia: così la ministra del Lavoro, Marina Calderone, si è rivolta alle parti sociali e datoriali aprendo l’incontro di oggi sulla sicurezza sul lavoro.

All’incontro presenti, oltre alla ministra Calderone, altri quattro ministri: Giuseppe Valditara (Istruzione e merito), Anna Maria Bernini (Università e ricerca), Orazio Schillaci (Salute) e Paolo Zangrillo (Funzione pubblica). Al tavolo, per la Cisal, il segretario confederale Massimo Blasi ed i dirigenti Mariarosa Calabretta e Dino Carola.

Le proposte. “Non possiamo che ritenerci soddisfatti dell’avvio, oggi, di un percorso per definire una strategia comune utile ad affrontare, con le misure necessarie, l’emergenza legata alla sicurezza sul lavoro che ogni giorno racconta storie di dolore e di intere famiglie che invocano giustizia. Positiva la convergenza d’intenti sull’alternanza scuola-lavoro per la quale abbiamo chiesto la cessazione dell’obbligatorietà, qualora le aziende interessate non riescano a garantire un elevato standard di sicurezza, stabilito in base a criteri di selettività delle aziende, che dovranno essere ridefiniti in modo stringente e concretamente verificati. Le tragiche notizie, con infortuni e incidenti mortali, che arrivano dai luoghi di lavoro impongono un’azione costante ed incisiva, con finanziamenti che puntino a risultati concreti e restituiscano dignità e rispetto a tutti i lavoratori. La prevenzione resta obiettivo primario, da perseguire, rivedendo alcune norme del testo unico, rafforzando i controlli ma anche investendo in formazione, senza la quale il rischio è allentare l’attenzione nei confronti della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. I costi e le procedure per la sicurezza non possono essere considerati un appesantimento, ma un virtuoso investimento per il benessere di chi lavora e lo sviluppo delle stesse aziende”.

Immagine di copertina di: Salute e sicurezza sul lavoro: le proposte della Cisal al tavolo convocato dal Ministro del Lavoro Marina Calderone

Presenti anche i Ministri dell’Istruzione Giuseppe Valditara, dell’Università Anna Maria Bernini, della Funzione Pubblica Paolo Zangrillo, della Salute Orazio Schillaci


Un patto sulla sicurezza sul lavoro, con cui dare risposte in termini complessivi definendo una strategia ampia: così la ministra del Lavoro, Marina Calderone, si è rivolta alle parti sociali e datoriali aprendo l’incontro di oggi sulla sicurezza sul lavoro.

All’incontro presenti, oltre alla ministra Calderone, altri quattro ministri: Giuseppe Valditara (Istruzione e merito), Anna Maria Bernini (Università e ricerca), Orazio Schillaci (Salute) e Paolo Zangrillo (Funzione pubblica). Al tavolo, per la Cisal, il segretario confederale Massimo Blasi ed i dirigenti Mariarosa Calabretta e Dino Carola.

Le proposte. “Non possiamo che ritenerci soddisfatti dell’avvio, oggi, di un percorso per definire una strategia comune utile ad affrontare, con le misure necessarie, l’emergenza legata alla sicurezza sul lavoro che ogni giorno racconta storie di dolore e di intere famiglie che invocano giustizia. Positiva la convergenza d’intenti sull’alternanza scuola-lavoro per la quale abbiamo chiesto la cessazione dell’obbligatorietà, qualora le aziende interessate non riescano a garantire un elevato standard di sicurezza, stabilito in base a criteri di selettività delle aziende, che dovranno essere ridefiniti in modo stringente e concretamente verificati. Le tragiche notizie, con infortuni e incidenti mortali, che arrivano dai luoghi di lavoro impongono un’azione costante ed incisiva, con finanziamenti che puntino a risultati concreti e restituiscano dignità e rispetto a tutti i lavoratori. La prevenzione resta obiettivo primario, da perseguire, rivedendo alcune norme del testo unico, rafforzando i controlli ma anche investendo in formazione, senza la quale il rischio è allentare l’attenzione nei confronti della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. I costi e le procedure per la sicurezza non possono essere considerati un appesantimento, ma un virtuoso investimento per il benessere di chi lavora e lo sviluppo delle stesse aziende”.