Sicilia. Finanziaria, Cisal: “I 650 milioni chiesti a Roma non bastano”
Sicilia. Finanziaria, Cisal: “I 650 milioni chiesti a Roma non bastano”
15/04/2020
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L’appello del Segretario Nicola Scaglione al Governatore Musumeci: “ Serve liquidità immediata per famiglie e imprese, non prestiti”


“Non saranno i 650 milioni di euro a salvare la Sicilia: la cifra di cui avrebbe bisogno la nostra Regione per rimettere in moto l’economia e’ molto piu’ alta e soprattutto serve liquidita’, non prestiti che poi andranno onorati”. Lo dice il segretario della Cisal Sicilia, Nicola Scaglione, in merito alla Finanziaria regionale.  “I 650 milioni che la Sicilia chiede a Roma basterebbero a malapena ad assicurare l’esistente e rappresentano solo un’anticipazione che prima o poi andrà restituita – spiega Scaglione -. In una crisi profonda come quella che stiamo vivendo avremmo bisogno di molto altro, ossia liquidita’ immediata per famiglie e imprese: i siciliani non possono continuare ad accontentarsi di galleggiare, bisogna pretendere allo Stato la restituzione delle somme finora sottratte e rilanciare il mondo produttivo e del lavoro e bisogna farlo in fretta. Chiediamo al governo Musumeci e alle forze politiche di maggioranza e opposizione di mettere da parte liti e polemiche e di lavorare in fretta a una Finanziaria di prospettiva che non si limiti a coprire i buchi di bilancio ma che consenta di immaginare il futuro”. 

15/04/2020
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L’appello del Segretario Nicola Scaglione al Governatore Musumeci: “ Serve liquidità immediata per famiglie e imprese, non prestiti”


“Non saranno i 650 milioni di euro a salvare la Sicilia: la cifra di cui avrebbe bisogno la nostra Regione per rimettere in moto l’economia e’ molto piu’ alta e soprattutto serve liquidita’, non prestiti che poi andranno onorati”. Lo dice il segretario della Cisal Sicilia, Nicola Scaglione, in merito alla Finanziaria regionale.  “I 650 milioni che la Sicilia chiede a Roma basterebbero a malapena ad assicurare l’esistente e rappresentano solo un’anticipazione che prima o poi andrà restituita – spiega Scaglione -. In una crisi profonda come quella che stiamo vivendo avremmo bisogno di molto altro, ossia liquidita’ immediata per famiglie e imprese: i siciliani non possono continuare ad accontentarsi di galleggiare, bisogna pretendere allo Stato la restituzione delle somme finora sottratte e rilanciare il mondo produttivo e del lavoro e bisogna farlo in fretta. Chiediamo al governo Musumeci e alle forze politiche di maggioranza e opposizione di mettere da parte liti e polemiche e di lavorare in fretta a una Finanziaria di prospettiva che non si limiti a coprire i buchi di bilancio ma che consenta di immaginare il futuro”.