Sicurezza sul lavoro, Cavallaro alla convention Ancors-Confassociazioni
Sicurezza sul lavoro, Cavallaro alla convention Ancors-Confassociazioni
Immagine di copertina di: Sicurezza sul lavoro, Cavallaro alla convention Ancors-Confassociazioni

Il Segretario Generale: “Le aziende devono capire che i lavoratori sono delle risorse da proteggere e tutelare non per obbligo ma perché è giusto”

“La vita di un lavoratore non è una questione di soldi”.

Lo ha detto il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, alla convention su sicurezza e digitalizzazione nei luoghi di lavoro organizzata da Ancors e Confassociazioni sicurezza.

“Non si può pensare alla sicurezza come un costo – ha spiegato Cavallaro. Le aziende devono capire che i lavoratori sono delle risorse da proteggere e tutelare non per obbligo ma perché è giusto. In questi anni vi è stata una corsa agli attestati e non alla vera sicurezza. Fin quando continueranno a nascere come ‘funghi’ società ed associazioni senza nessun tracciamento qualitativo del servizio di formazione sulla sicurezza erogato sarà difficile capire quali aziende sono in regola e quali no. Nelle diifficoltà che la pandemia ci ha messo davanti – ha concluso – dobbiamo essere capaci di cogliere la sfida che il coronavirus ha posto, sfruttando le risorse europee che verranno messe in campo per cambiare e ricostruire anche questo tipo di percorso nell’interesse del lavoratore e dei datori di lavoro seri”.

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Il Segretario Generale: “Le aziende devono capire che i lavoratori sono delle risorse da proteggere e tutelare non per obbligo ma perché è giusto”

“La vita di un lavoratore non è una questione di soldi”.

Lo ha detto il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, alla convention su sicurezza e digitalizzazione nei luoghi di lavoro organizzata da Ancors e Confassociazioni sicurezza.

“Non si può pensare alla sicurezza come un costo – ha spiegato Cavallaro. Le aziende devono capire che i lavoratori sono delle risorse da proteggere e tutelare non per obbligo ma perché è giusto. In questi anni vi è stata una corsa agli attestati e non alla vera sicurezza. Fin quando continueranno a nascere come ‘funghi’ società ed associazioni senza nessun tracciamento qualitativo del servizio di formazione sulla sicurezza erogato sarà difficile capire quali aziende sono in regola e quali no. Nelle diifficoltà che la pandemia ci ha messo davanti – ha concluso – dobbiamo essere capaci di cogliere la sfida che il coronavirus ha posto, sfruttando le risorse europee che verranno messe in campo per cambiare e ricostruire anche questo tipo di percorso nell’interesse del lavoratore e dei datori di lavoro seri”.