“Troppi morti sul lavoro, sicurezza sia priorità”
“Troppi morti sul lavoro, sicurezza sia priorità”
Immagine di copertina di: “Troppi morti sul lavoro, sicurezza sia priorità”

Dall’inizio dell’anno sono deceduti complessivamente 563 lavoratori, di cui 333 morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi. I dati sono dell’Osservatorio indipendente di Bologna, che da 16 anni monitora le vittime di incidenti sul lavoro.

“Più di quattro morti al giorno sui luoghi di lavoro dall’inizio del 2023. Trentadue solo nell’ultima settimana. Migliaia gli infortuni. Dietro ciascun numero una persona, una famiglia, vite stravolte per sempre”. Lo scrive in una nota il Segretario Generale della CISAL, Francesco Cavallaro, commentando i dati dell’osservatorio indipendente di Bologna sulle vittime di incidenti sul lavoro”. È una strage senza fine che anziché diminuire aumenta. È evidente che ciò che è stato fatto fino ad oggi non è sufficiente. Contrastare con fermezza il fenomeno degli infortuni e delle morti sui luoghi di lavoro deve essere una priorità. Al pari del contrasto  alla disoccupazione e alla precarietà. Servono più risorse per controlli, prevenzione e formazione”.

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Dall’inizio dell’anno sono deceduti complessivamente 563 lavoratori, di cui 333 morti sui luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere e in altri ambiti lavorativi. I dati sono dell’Osservatorio indipendente di Bologna, che da 16 anni monitora le vittime di incidenti sul lavoro.

“Più di quattro morti al giorno sui luoghi di lavoro dall’inizio del 2023. Trentadue solo nell’ultima settimana. Migliaia gli infortuni. Dietro ciascun numero una persona, una famiglia, vite stravolte per sempre”. Lo scrive in una nota il Segretario Generale della CISAL, Francesco Cavallaro, commentando i dati dell’osservatorio indipendente di Bologna sulle vittime di incidenti sul lavoro”. È una strage senza fine che anziché diminuire aumenta. È evidente che ciò che è stato fatto fino ad oggi non è sufficiente. Contrastare con fermezza il fenomeno degli infortuni e delle morti sui luoghi di lavoro deve essere una priorità. Al pari del contrasto  alla disoccupazione e alla precarietà. Servono più risorse per controlli, prevenzione e formazione”.