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«Reintrodurre, anche per le aziende dei settori speciali di pubblica utilità, l’obbligo di terziarizzare una cospicua parte delle attività soggette a concessione pubblica, è una scelta deleteria per il settore igiene ambientale, perchè provocherebbe la svendita dei servizi pubblici e la diminuzione della loro qualità, causando nel contempo aumenti delle tariffe, scarsa qualità servizi offerti e tagli della forza lavoro. E’ bene ricordare che la Corte Costituzionale ha già dichiarato illegittimo l’articolo 177 del Codice degli Appalti. E’ una battaglia su cui ci confronteremo con esponenti del governo e tecnici anche nel corso nel corso del X congresso Confederale della Cisal del 17-19 aprile a Roma». Lo riferisce in una nota il segretario generale di Fiadel-Csa Cisal, Francesco Garofalo.

«Reintrodurre, anche per le aziende dei settori speciali di pubblica utilità, l’obbligo di terziarizzare una cospicua parte delle attività soggette a concessione pubblica, è una scelta deleteria per il settore igiene ambientale, perchè provocherebbe la svendita dei servizi pubblici e la diminuzione della loro qualità, causando nel contempo aumenti delle tariffe, scarsa qualità servizi offerti e tagli della forza lavoro. E’ bene ricordare che la Corte Costituzionale ha già dichiarato illegittimo l’articolo 177 del Codice degli Appalti. E’ una battaglia su cui ci confronteremo con esponenti del governo e tecnici anche nel corso nel corso del X congresso Confederale della Cisal del 17-19 aprile a Roma». Lo riferisce in una nota il segretario generale di Fiadel-Csa Cisal, Francesco Garofalo.
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