Conclusi i lavori del Consiglio Nazionale Failp Cisal: ribadito il no alla alienazione di una quota azionaria di Poste Italiane
Conclusi i lavori del Consiglio Nazionale Failp Cisal: ribadito il no alla alienazione di una quota azionaria di Poste Italiane
Immagine di copertina di: Conclusi i lavori del Consiglio Nazionale Failp Cisal: ribadito il no alla alienazione di una quota azionaria di Poste Italiane

Alla presenza del Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, approfondito anche il problema del lavoro povero, determinato da bassi livelli retributivi, discontinuità e precariato


Conclusi i lavori del Consiglio Nazionale Failp Cisal, tenutosi a Rimini dal 19 al 21 aprile; nel corso di 3 intense giornate di lavoro, sotto la direzione del Segretario Generale Walter De Candiziis e alla presenza del Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, la Federazione della Cisal che raggruppa Lavoratrici e Lavoratori Postelegrafonici ha dibattuto circa la alienazione di una quota della partecipazione azionaria di Poste Italiane detenuta dal MEF e il progetto di decrescita della forza lavoro, ribadendo il proprio dissenso rispetto a tali scelte.

Riguardo ai temi di politica generale, inoltre, si è approfondito il problema del lavoro povero, determinato da bassi livelli retributivi, discontinuità e precariato, che rappresenta una delle principali cause che minano la stabilità sociale del Paese. 

Al riguardo Cavallaro ha ricordato come la Cisal sia sempre più impegnata su questa criticità, cosi come su quella della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, avendo sviluppato proposte ai tavoli di confronto con il Governo.

“Ogni giorno – ha dichiarato Cavallaro – la Cisal offre il proprio contributo per abbattere le diseguaglianze e richiama l’urgenza di approntare misure concrete per garantire condizione di lavoro dignitose e sicure per tutti; con una certa soddisfazione, inoltre, prendiamo atto che alcune di queste sono già state recepite dall’Esecutivo per una traduzione in norme di legge, mi riferisco allo sblocco dei fondi INAIL per la sicurezza, alla introduzione della patente a crediti, all’inasprimento delle norme sanzionatorie per l’interposizione fittizia dei manodopera, e a quelle poste ad una maggiore tutela, anche economica, per i lavoratori degli appalti e subappalti”.

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Alla presenza del Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, approfondito anche il problema del lavoro povero, determinato da bassi livelli retributivi, discontinuità e precariato


Conclusi i lavori del Consiglio Nazionale Failp Cisal, tenutosi a Rimini dal 19 al 21 aprile; nel corso di 3 intense giornate di lavoro, sotto la direzione del Segretario Generale Walter De Candiziis e alla presenza del Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, la Federazione della Cisal che raggruppa Lavoratrici e Lavoratori Postelegrafonici ha dibattuto circa la alienazione di una quota della partecipazione azionaria di Poste Italiane detenuta dal MEF e il progetto di decrescita della forza lavoro, ribadendo il proprio dissenso rispetto a tali scelte.

Riguardo ai temi di politica generale, inoltre, si è approfondito il problema del lavoro povero, determinato da bassi livelli retributivi, discontinuità e precariato, che rappresenta una delle principali cause che minano la stabilità sociale del Paese. 

Al riguardo Cavallaro ha ricordato come la Cisal sia sempre più impegnata su questa criticità, cosi come su quella della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, avendo sviluppato proposte ai tavoli di confronto con il Governo.

“Ogni giorno – ha dichiarato Cavallaro – la Cisal offre il proprio contributo per abbattere le diseguaglianze e richiama l’urgenza di approntare misure concrete per garantire condizione di lavoro dignitose e sicure per tutti; con una certa soddisfazione, inoltre, prendiamo atto che alcune di queste sono già state recepite dall’Esecutivo per una traduzione in norme di legge, mi riferisco allo sblocco dei fondi INAIL per la sicurezza, alla introduzione della patente a crediti, all’inasprimento delle norme sanzionatorie per l’interposizione fittizia dei manodopera, e a quelle poste ad una maggiore tutela, anche economica, per i lavoratori degli appalti e subappalti”.