Csa, a Riccione gli Stati Generali della Polizia Locale: unità d’intenti per la riforma
Csa, a Riccione gli Stati Generali della Polizia Locale: unità d’intenti per la riforma

Di fronte ad oltre 400 operatrici e operatori della Polizia Locale provenienti da tutta Italia, il CSA Regioni Autonomie Locali, alla presenza del Segretario Generale Francesco Garofalo, si sono svolti i lavori degli Stati Generali della Polizia Locale d’Italia, riconvocati dopo ben vent’anni dall’ultima volta a Roma. L’avvio della XIX Legislatura imponeva a tutti i soggetti interessati una prima fase di analisi e verifica sullo stato attuale della Polizia Locale in Italia, ridotta a meno di 50.000 unità rispetto ai 60.000 operatori presenti dieci anni fa. Nella relazione introduttiva degli Stati Generali, Stefano Lulli, Coordinatore Nazionale Dipartimento Polizia Locale CSA, ha chiesto ai relatori di trovare punti di sintesi unitari in materia di qualifiche, indennità pensionabili, previdenza, assistenza, status giuridico e

contrattuale. Il Coordinatore Nazionale ha evidenziato l’importanza delle risultanze che scaturiranno dagli Stati Generali, utili e necessarie per avviare un confronto presso le Commissioni Parlamentari, qualora la legge seguisse l’iter ordinario, ovvero presso competenti Ministeri, qualora si optasse per una legge delega, che è allo studio presso il Ministero degli Interni. 

La linea di demarcazione indicata nella relazione è quella del testo unificato approvato il 22 settembre 2021 dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella precedente legislatura, prima dello stravolgimento operato dal Ministero degli Interni. Apprezzati gli interventi della Sen.ce Spinelli, anche a nome del Sen.re Balboni, Presidente della Commissione AA.CC. del Senato, e dell’On.le Bordonali, già relatrice del testo unificato nella precedente legislatura in Commissione AA.CC. della Camera, le quali condividendo i punti salienti della relazione introduttiva, hanno confermato che i lavori delle Commissioni Parlamentari per la riforma della Polizia Locale sono al momento fermi perché il Ministero sta predisponendo un disegno di legge delega. 

Il testo dovrà comunque essere inviato alle Commissioni medesime per poter poi iniziare un rapido iter di approvazione. Dopo aver dato lettura e ascoltato i contributi inviati agli Stati Generali da parte del Sottosegretario di Stato all’Interno, On.le Molteni, e del Vice Presidente del Senato, Sen.re Gasparri, (per un problema tecnico non è stato possibile ascoltare il messaggio inviato dal Sen.re De Priamo che verrà diffuso sui siti web del sindacato), le parlamentari Sen.ce Spinelli e On.le Bordonali, hanno assicurato che la legge di riforma della Polizia Locale non verrà portata avanti senza un pieno e attivo coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni professionali di categoria. 

Gli interventi dei Coordinatori Nazionali Polizia Locale della CGIL FP e della CISL FP, Santomassimo e Marocco (uniche organizzazioni confederali intervenute, constatato che la UIL aveva a suo tempo declinato l’invito a partecipare), hanno rimarcato la necessità di adeguati livelli di uniformità previdenziali, assistenziali e ordinamentali, nonché di un piano straordinario di assunzioni a carico dello stato e di adeguati finanziamenti specifici, condividendo altresì con il CSA RAL la necessità di un confronto unitario con la politica per evitare svarioni che porterebbero inevitabilmente ad una rottura con le parti sociali. 

Il Segretario Generale del CSA RAL Francesco Garofalo, nel suo intervento ha favorevolmente preso atto che lo sforzo organizzativo degli Stati Generali della Polizia Locale d’Italia da parte del Dipartimento Polizia Locale CSA, è stato compensato dal raggiungimento dei tre grandi obiettivi che si prefiggeva: la larga condivisione da parte dei parlamentari presenti alle reali necessità della categoria e i loro impegni presi; la condivisione dei rappresentanti nazionali di CGIL FP e CISL FP di proseguire nel percorso che oggi si sta tracciando; l’importanza della presenza dei Presidenti delle Associazioni di categoria che daranno un loro fondamentale contributo. Il Segretario Generale Garofalo ha concluso il suo intervento affermando che: “Oggi si traccia un’altra pagina di storia per la Polizia Locale”. 

Il responsabile Area Sicurezza e legalità dell’ANCI, Antonio Ragonesi, che ha portato i saluti del Presidente Decaro, ritiene imprescindibile che, dopo l’approvazione della legge n. 48 del 2017 sulla sicurezza urbana, con particolare riferimento all’art. 2 della legge, siano ridefiniti il perimetro di azione e le competenze proprie e non delegate della Polizia Locale proprio per evitare confusioni e sovrapposizioni nelle attività di presidio del territorio di cui i Sindaci sono di fatto titolati. Gian Guido Nobili, responsabile della Regione Emilia-Romagna dell’Area Sicurezza Urbana e Legalità, nonché Coordinatore del “Gruppo tecnico interregionale delle politiche per la sicurezza” della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, ritiene necessario riannodare i fili e le sensibilità dei Comuni per consentire di svolgere i servizi con un livello minimo di operatori tali da assicurare una continuità del servizio, rilevato che a tutt’oggi permangono frammentazioni in molti ambiti regionali. 

I Presidenti delle Associazioni di categoria (A-PL; ANCUPM; OPL; ANVU; APPL; ASSAPLI; APL-BG: APL-BS – Il Fuori Coro) hanno rivendicato la necessità di una legge di riforma giuridico-ordinamentale condivisa dalla categoria, dove siano assicurate le dovute tutele previdenziali-assistenziali, nonché le necessarie risorse economiche per la formazione per le nuove assunzioni, per i corsi di aggiornamento e nello sviluppo delle carriere dei singoli operatori. È stata inoltre ribadita la necessità di creare Albi Regionali per i Comandanti di Polizia Locale, facendo cessare quanto prima la malsana abitudine di cooptare personale proveniente. da altre forze di Polizia in qualità di Comandante di un Corpo, sprovvisto delle esperienze necessarie per governare le complesse attività della Polizia Locale. Gli interventi del Comandante Generale del Corpo della Polizia Locale di Venezia, Agostini, e del Comandante Generale del Corpo della Polizia Locale di Bari, Palumbo, hanno portato un autorevole contributo ai lavori. 

I lavori degli Stati Generali si sono conclusi con il saluto del Presidente O.S.Po.L Luigi Marucci, nel ricordo dei tanti colleghi e colleghe caduti in servizio, sottolineando che gli autorevoli interventi e contributi portati oggi agli Stati Generali della Polizia Locale d’Italia, hanno portato ad una rinnovata e diffusa consapevolezza fra tutti i partecipanti che la Polizia Locale deve avere autorevolezza, dignità e tutele al pari delle forze di Polizia dello stato ad ordinamento civile. Le lotte sindacali portate avanti dall’ O.S.Po.L. e poi dal CSA Dipartimento Polizia Locale, non sono state vane.

Da oggi esiste una visione largamente condivisa sul futuro della Polizia Locale da parte dei rappresentanti dei lavoratori del settore, i quali, col motto “Syn Dike Insieme per la giustizia”, sono ora pronti al confronto con le Istituzioni politiche senza ulteriori tentennamenti, per una riforma di legge condivisa dalle donne e uomini della Polizia Locale.

Di fronte ad oltre 400 operatrici e operatori della Polizia Locale provenienti da tutta Italia, il CSA Regioni Autonomie Locali, alla presenza del Segretario Generale Francesco Garofalo, si sono svolti i lavori degli Stati Generali della Polizia Locale d’Italia, riconvocati dopo ben vent’anni dall’ultima volta a Roma. L’avvio della XIX Legislatura imponeva a tutti i soggetti interessati una prima fase di analisi e verifica sullo stato attuale della Polizia Locale in Italia, ridotta a meno di 50.000 unità rispetto ai 60.000 operatori presenti dieci anni fa. Nella relazione introduttiva degli Stati Generali, Stefano Lulli, Coordinatore Nazionale Dipartimento Polizia Locale CSA, ha chiesto ai relatori di trovare punti di sintesi unitari in materia di qualifiche, indennità pensionabili, previdenza, assistenza, status giuridico e

contrattuale. Il Coordinatore Nazionale ha evidenziato l’importanza delle risultanze che scaturiranno dagli Stati Generali, utili e necessarie per avviare un confronto presso le Commissioni Parlamentari, qualora la legge seguisse l’iter ordinario, ovvero presso competenti Ministeri, qualora si optasse per una legge delega, che è allo studio presso il Ministero degli Interni. 

La linea di demarcazione indicata nella relazione è quella del testo unificato approvato il 22 settembre 2021 dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera nella precedente legislatura, prima dello stravolgimento operato dal Ministero degli Interni. Apprezzati gli interventi della Sen.ce Spinelli, anche a nome del Sen.re Balboni, Presidente della Commissione AA.CC. del Senato, e dell’On.le Bordonali, già relatrice del testo unificato nella precedente legislatura in Commissione AA.CC. della Camera, le quali condividendo i punti salienti della relazione introduttiva, hanno confermato che i lavori delle Commissioni Parlamentari per la riforma della Polizia Locale sono al momento fermi perché il Ministero sta predisponendo un disegno di legge delega. 

Il testo dovrà comunque essere inviato alle Commissioni medesime per poter poi iniziare un rapido iter di approvazione. Dopo aver dato lettura e ascoltato i contributi inviati agli Stati Generali da parte del Sottosegretario di Stato all’Interno, On.le Molteni, e del Vice Presidente del Senato, Sen.re Gasparri, (per un problema tecnico non è stato possibile ascoltare il messaggio inviato dal Sen.re De Priamo che verrà diffuso sui siti web del sindacato), le parlamentari Sen.ce Spinelli e On.le Bordonali, hanno assicurato che la legge di riforma della Polizia Locale non verrà portata avanti senza un pieno e attivo coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni professionali di categoria. 

Gli interventi dei Coordinatori Nazionali Polizia Locale della CGIL FP e della CISL FP, Santomassimo e Marocco (uniche organizzazioni confederali intervenute, constatato che la UIL aveva a suo tempo declinato l’invito a partecipare), hanno rimarcato la necessità di adeguati livelli di uniformità previdenziali, assistenziali e ordinamentali, nonché di un piano straordinario di assunzioni a carico dello stato e di adeguati finanziamenti specifici, condividendo altresì con il CSA RAL la necessità di un confronto unitario con la politica per evitare svarioni che porterebbero inevitabilmente ad una rottura con le parti sociali. 

Il Segretario Generale del CSA RAL Francesco Garofalo, nel suo intervento ha favorevolmente preso atto che lo sforzo organizzativo degli Stati Generali della Polizia Locale d’Italia da parte del Dipartimento Polizia Locale CSA, è stato compensato dal raggiungimento dei tre grandi obiettivi che si prefiggeva: la larga condivisione da parte dei parlamentari presenti alle reali necessità della categoria e i loro impegni presi; la condivisione dei rappresentanti nazionali di CGIL FP e CISL FP di proseguire nel percorso che oggi si sta tracciando; l’importanza della presenza dei Presidenti delle Associazioni di categoria che daranno un loro fondamentale contributo. Il Segretario Generale Garofalo ha concluso il suo intervento affermando che: “Oggi si traccia un’altra pagina di storia per la Polizia Locale”. 

Il responsabile Area Sicurezza e legalità dell’ANCI, Antonio Ragonesi, che ha portato i saluti del Presidente Decaro, ritiene imprescindibile che, dopo l’approvazione della legge n. 48 del 2017 sulla sicurezza urbana, con particolare riferimento all’art. 2 della legge, siano ridefiniti il perimetro di azione e le competenze proprie e non delegate della Polizia Locale proprio per evitare confusioni e sovrapposizioni nelle attività di presidio del territorio di cui i Sindaci sono di fatto titolati. Gian Guido Nobili, responsabile della Regione Emilia-Romagna dell’Area Sicurezza Urbana e Legalità, nonché Coordinatore del “Gruppo tecnico interregionale delle politiche per la sicurezza” della Conferenza delle Regioni e delle Provincie Autonome, ritiene necessario riannodare i fili e le sensibilità dei Comuni per consentire di svolgere i servizi con un livello minimo di operatori tali da assicurare una continuità del servizio, rilevato che a tutt’oggi permangono frammentazioni in molti ambiti regionali. 

I Presidenti delle Associazioni di categoria (A-PL; ANCUPM; OPL; ANVU; APPL; ASSAPLI; APL-BG: APL-BS – Il Fuori Coro) hanno rivendicato la necessità di una legge di riforma giuridico-ordinamentale condivisa dalla categoria, dove siano assicurate le dovute tutele previdenziali-assistenziali, nonché le necessarie risorse economiche per la formazione per le nuove assunzioni, per i corsi di aggiornamento e nello sviluppo delle carriere dei singoli operatori. È stata inoltre ribadita la necessità di creare Albi Regionali per i Comandanti di Polizia Locale, facendo cessare quanto prima la malsana abitudine di cooptare personale proveniente. da altre forze di Polizia in qualità di Comandante di un Corpo, sprovvisto delle esperienze necessarie per governare le complesse attività della Polizia Locale. Gli interventi del Comandante Generale del Corpo della Polizia Locale di Venezia, Agostini, e del Comandante Generale del Corpo della Polizia Locale di Bari, Palumbo, hanno portato un autorevole contributo ai lavori. 

I lavori degli Stati Generali si sono conclusi con il saluto del Presidente O.S.Po.L Luigi Marucci, nel ricordo dei tanti colleghi e colleghe caduti in servizio, sottolineando che gli autorevoli interventi e contributi portati oggi agli Stati Generali della Polizia Locale d’Italia, hanno portato ad una rinnovata e diffusa consapevolezza fra tutti i partecipanti che la Polizia Locale deve avere autorevolezza, dignità e tutele al pari delle forze di Polizia dello stato ad ordinamento civile. Le lotte sindacali portate avanti dall’ O.S.Po.L. e poi dal CSA Dipartimento Polizia Locale, non sono state vane.

Da oggi esiste una visione largamente condivisa sul futuro della Polizia Locale da parte dei rappresentanti dei lavoratori del settore, i quali, col motto “Syn Dike Insieme per la giustizia”, sono ora pronti al confronto con le Istituzioni politiche senza ulteriori tentennamenti, per una riforma di legge condivisa dalle donne e uomini della Polizia Locale.