Istat, Cavallaro: “Basta con le politiche «lacrime e sangue»”
Istat, Cavallaro: “Basta con le politiche «lacrime e sangue»”
Immagine di copertina di: Istat, Cavallaro: “Basta con le politiche «lacrime e sangue»”

“Il calo degli investimenti pubblici e privati ed il contenimento di salari e pensioni sono tra le cause principali di difficoltà che, nel nostro Paese, perdurano da troppo tempo”.


“I dati Istat relativi al calo della produzione industriale in Italia, non possono che accrescere la nostra preoccupazione verso il mondo del lavoro e delle famiglie, sempre più in affanno. Al tempo stesso, non possono che rafforzare la convinzione che bisogna porre, una volta per tutte, un argine alle politiche “lacrime e sangue” fatte di misure fortemente restrittive, finalizzate – sulla carta – a ridurre il debito pubblico ma che, di fatto, comprimono la domanda interna”.

“Il calo degli investimenti pubblici e privati ed il contenimento di salari e pensioni sono tra le cause principali di difficoltà che, nel nostro Paese, perdurano da troppo tempo”.

“Occorre pensare a nuove condizioni affinché le imprese italiane recuperino competitività, anche mediante incentivi che favoriscano innovazione e sistemi produttivi sempre più sostenibili, aumentando la spesa d’investimenti pubblici in ricerca e infrastrutture e facendo crescere il potere di acquisto delle famiglie”.

Lo ha dichiarato Francesco Cavallaro, Segretario Generale della CISAL.

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“Il calo degli investimenti pubblici e privati ed il contenimento di salari e pensioni sono tra le cause principali di difficoltà che, nel nostro Paese, perdurano da troppo tempo”.


“I dati Istat relativi al calo della produzione industriale in Italia, non possono che accrescere la nostra preoccupazione verso il mondo del lavoro e delle famiglie, sempre più in affanno. Al tempo stesso, non possono che rafforzare la convinzione che bisogna porre, una volta per tutte, un argine alle politiche “lacrime e sangue” fatte di misure fortemente restrittive, finalizzate – sulla carta – a ridurre il debito pubblico ma che, di fatto, comprimono la domanda interna”.

“Il calo degli investimenti pubblici e privati ed il contenimento di salari e pensioni sono tra le cause principali di difficoltà che, nel nostro Paese, perdurano da troppo tempo”.

“Occorre pensare a nuove condizioni affinché le imprese italiane recuperino competitività, anche mediante incentivi che favoriscano innovazione e sistemi produttivi sempre più sostenibili, aumentando la spesa d’investimenti pubblici in ricerca e infrastrutture e facendo crescere il potere di acquisto delle famiglie”.

Lo ha dichiarato Francesco Cavallaro, Segretario Generale della CISAL.