Lavoro e welfare nelle aree interne, al Senato presentato il protocollo Enbic-Unimol
Lavoro e welfare nelle aree interne, al Senato presentato il protocollo Enbic-Unimol
Immagine di copertina di: Lavoro e welfare nelle aree interne, al Senato presentato il protocollo Enbic-Unimol

L’Ente Bilaterale Confederale (Enbic) e l’Università degli Studi del Molise (Unimol) hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa in Senato, il protocollo per la costituzione dell’Osservatorio sull’impatto del welfare sul mercato del lavoro nelle aree interne. Obiettivo dell’iniziativa è quello di studiare nuovi modelli di welfare capaci di garantire opportunità di sviluppo per le comunità locali, potenziando l’offerta di servizi essenziali e incentivando la nascita di nuove attività economiche. 


“Ben vengano iniziative come questa, che fotografano la situazione lanciando alla politica delle proposte che deve saper cogliere” ha detto il senatore Damiani di Forza Italia Dario Damiani, promotore dell’incontro. “Oggi molti territori scontano una grave carenza su una serie di servizi e infrastrutture. Noi stiamo già lavorando per contrastare lo spopolamento dei nostri borghi, questo osservatorio ci aiuterà sicuramente a migliorare la nostra azione”, ha concluso.  Per il presidente Enbic, Fulvio De Gregorio, “l’osservatorio potrà fornire un prezioso contributo per fare il punto e capire come si possa migliorare la necessità di assistenza. Ora bisogna renderlo al più presto operativo”. Il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, ha parlato di “una iniziativa che contribuirà ad affrontare le difficoltà non solo sull’impatto del mercato del lavoro ma su una serie di importanti gap che si riscontrano in molti territori, causandone lo spopolamento. Le aree interne – ha aggiunto – tendono a essere caratterizzate da redditi più bassi, minori opportunità di lavoro e minori servizi rispetto alle aree urbane. Il welfare può contribuire a ridurre queste disuguaglianze fornendo misure di sostegno all’occupazione, formazione professionale, accesso a servizi sanitari e istruzione, e promuovendo l’inclusione sociale. Senza dimenticare la valorizzazione delle risorse locali, spesso uniche, ed i servizi per anziani, tesoro di saperi e tradizioni di quei luoghi, da custodire e proteggere con servizi mirati sfruttando bene, anche, le risorse del Pnrr”.

All’incontro è intervenuto anche il deputato di Fdi Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro di Montecitorio. “Questo osservatorio – ha spiegato – potrà fare da sprone per migliorare e razionalizzare dei punti sui quali la politica può intervenire. Affronterà temi fondamentali, tra cui la formazione, la scuola, la sicurezza all’interno del mercato di lavoro, il welfare aziendale. Per questo ritengo che sia un passaggio di fondamentale importanza in termini di sollecitazioni alla politica”. Il presidente di Anpit Federico Iadicicco ha sottolineato “la disparità in termini di servizi sul territorio nazionale. Le zone con maggiore fruizione di servizi hanno un miglior andamento economico, a differenza di quelle dove ciò non avviene. E più della metà del problema è collocato nel centro sud del Paese”.  

Per il presidente di Unica Stefano Diquattro “questo osservatorio è un ottimo strumento utile anche per conoscere la situazione dei territori e fornire supporto alle medie e piccole imprese, che sono la colonna portante del nostro Paese”. Il segretario generale Cisal Terziario Vincenzo Caratelli ha sottolineato che “un Paese che vuole essere all’avanguardia deve sviluppare il più possibile il welfare”. Per la professoressa ordinaria di Diritto del Lavoro e direttrice del Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini, Luisa Corazza, “l’osservatorio ha il merito di porsi come obiettivo quello di cercare di capire come, se e in che modo si possa promuovere l’implementazione del welfare nelle aree interne come fattore di sviluppo”.

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L’Ente Bilaterale Confederale (Enbic) e l’Università degli Studi del Molise (Unimol) hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa in Senato, il protocollo per la costituzione dell’Osservatorio sull’impatto del welfare sul mercato del lavoro nelle aree interne. Obiettivo dell’iniziativa è quello di studiare nuovi modelli di welfare capaci di garantire opportunità di sviluppo per le comunità locali, potenziando l’offerta di servizi essenziali e incentivando la nascita di nuove attività economiche. 


“Ben vengano iniziative come questa, che fotografano la situazione lanciando alla politica delle proposte che deve saper cogliere” ha detto il senatore Damiani di Forza Italia Dario Damiani, promotore dell’incontro. “Oggi molti territori scontano una grave carenza su una serie di servizi e infrastrutture. Noi stiamo già lavorando per contrastare lo spopolamento dei nostri borghi, questo osservatorio ci aiuterà sicuramente a migliorare la nostra azione”, ha concluso.  Per il presidente Enbic, Fulvio De Gregorio, “l’osservatorio potrà fornire un prezioso contributo per fare il punto e capire come si possa migliorare la necessità di assistenza. Ora bisogna renderlo al più presto operativo”. Il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro, ha parlato di “una iniziativa che contribuirà ad affrontare le difficoltà non solo sull’impatto del mercato del lavoro ma su una serie di importanti gap che si riscontrano in molti territori, causandone lo spopolamento. Le aree interne – ha aggiunto – tendono a essere caratterizzate da redditi più bassi, minori opportunità di lavoro e minori servizi rispetto alle aree urbane. Il welfare può contribuire a ridurre queste disuguaglianze fornendo misure di sostegno all’occupazione, formazione professionale, accesso a servizi sanitari e istruzione, e promuovendo l’inclusione sociale. Senza dimenticare la valorizzazione delle risorse locali, spesso uniche, ed i servizi per anziani, tesoro di saperi e tradizioni di quei luoghi, da custodire e proteggere con servizi mirati sfruttando bene, anche, le risorse del Pnrr”.

All’incontro è intervenuto anche il deputato di Fdi Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro di Montecitorio. “Questo osservatorio – ha spiegato – potrà fare da sprone per migliorare e razionalizzare dei punti sui quali la politica può intervenire. Affronterà temi fondamentali, tra cui la formazione, la scuola, la sicurezza all’interno del mercato di lavoro, il welfare aziendale. Per questo ritengo che sia un passaggio di fondamentale importanza in termini di sollecitazioni alla politica”. Il presidente di Anpit Federico Iadicicco ha sottolineato “la disparità in termini di servizi sul territorio nazionale. Le zone con maggiore fruizione di servizi hanno un miglior andamento economico, a differenza di quelle dove ciò non avviene. E più della metà del problema è collocato nel centro sud del Paese”.  

Per il presidente di Unica Stefano Diquattro “questo osservatorio è un ottimo strumento utile anche per conoscere la situazione dei territori e fornire supporto alle medie e piccole imprese, che sono la colonna portante del nostro Paese”. Il segretario generale Cisal Terziario Vincenzo Caratelli ha sottolineato che “un Paese che vuole essere all’avanguardia deve sviluppare il più possibile il welfare”. Per la professoressa ordinaria di Diritto del Lavoro e direttrice del Centro di Ricerca per le Aree Interne e gli Appennini, Luisa Corazza, “l’osservatorio ha il merito di porsi come obiettivo quello di cercare di capire come, se e in che modo si possa promuovere l’implementazione del welfare nelle aree interne come fattore di sviluppo”.