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Badagliacca e Lo Curto criticano la decisione del Governatore della Sicilia di far rientrare tutti i lavoratori in servizio
«La notizia che un dipendente del centro regionale per l’impiego di Palermo sia positivo al Covid-19 desta grande preoccupazione, ma conferma i timori che già lo scorso agosto avevamo segnalato al Dipartimento della Funzione pubblica di Roma: la decisione del Governo Musumeci di far rientrare tutti i lavoratori in servizio, senza adottare ogni misura necessaria a evitare i contagi, espone i siciliani a enormi rischi. Ci auguriamo che adesso il presidente Musumeci cambi rotta e torni a confrontarsi con i sindacati, a tutela della salute di migliaia di dipendenti”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Cisal, commentando la notizia di un dipendente regionale risultato positivo al Covid-19. “La sanificazione dei locali di Palermo arriva tardi ed è solo una goccia nel mare – continuano Badagliacca e Lo Curto. I centri per l’impiego di tutta la Sicilia a breve saranno presi d’assalto per “Garanzia Giovani”, vogliamo sapere se in questi mesi sono state fatte le sanificazioni, se sono stati redatti tutti i documenti di valutazioni rischi, se in tutte gli uffici regionali, dai centrali ai periferici, sono rispettate le distanze e ci sono barriere di protezione, mascherine e gel. I lavoratori regionali, offesi a più riprese da questo Governo, hanno il diritto di non essere esposti al contagio”.
Badagliacca e Lo Curto criticano la decisione del Governatore della Sicilia di far rientrare tutti i lavoratori in servizio
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