Scuola, firmato in via definitiva il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019/21
Scuola, firmato in via definitiva il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019/21
Immagine di copertina di: Scuola, firmato in via definitiva il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019/21

L’aumento medio mensile è di 124 euro per i docenti, di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi e di 90 euro per il personale Ata


Sottoscritto definitamente questa mattina all’ARAN il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell’Istruzione e della Ricerca. L’aumento medio mensile per i docenti di 124 euro e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi e di 90 euro per il personale ATA. Anche il piano normativo prevede novità rilevanti a partire dai precari. Ad esempio, i supplenti docenti e ATA si vedranno per la prima volta riconosciuti i tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari. 

“Accogliamo con grande soddisfazione la firma di oggi in Aran sul rinnovo del Ccnl Istruzione e Ricerca – commenta il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro – che riguarda più di un milione tra lavoratrici e lavoratori e che premia il lavoro della nostra Federazione Anief, protagonista al tavolo delle trattative con proposte poi inserite nel testo definitivo. Un passo importante per il miglioramento della condizione lavorativa di queste donne e questi uomini, da completare con il prossimo rinnovo contrattuale per un pieno recupero della loro dignità”.

La delegazione Anief Cisal in Aran

“Siamo orgogliosi di questa firma – commenta Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal e presidente nazionale del sindacato Anief – perché abbiamo fatto inserire delle novità importanti nel testo. Ora pensiamo già al rinnovo del contratto 2022/24 dove chiederemo con forza al governo lo stanziamento di almeno 10 miliardi di euro per bilanciare l’inflazione che dal 2022 è arrivata in doppia cifra. Questa firma – conclude –  è un punto di inizio non un arrivo. Prossimi obiettivi: parità di trattamento economica e giuridica a parità di lavoro svolto al di là della durata del contratto, indennità per i lavoratori fuori sede e di burnout per le pensioni, rimozione di ogni vincolo su mobilità sul 100% dei posti e doppio canale da GPS per assorbire il precariato”.

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L’aumento medio mensile è di 124 euro per i docenti, di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi e di 90 euro per il personale Ata


Sottoscritto definitamente questa mattina all’ARAN il rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto dell’Istruzione e della Ricerca. L’aumento medio mensile per i docenti di 124 euro e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi e di 90 euro per il personale ATA. Anche il piano normativo prevede novità rilevanti a partire dai precari. Ad esempio, i supplenti docenti e ATA si vedranno per la prima volta riconosciuti i tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari. 

“Accogliamo con grande soddisfazione la firma di oggi in Aran sul rinnovo del Ccnl Istruzione e Ricerca – commenta il Segretario Generale della Cisal, Francesco Cavallaro – che riguarda più di un milione tra lavoratrici e lavoratori e che premia il lavoro della nostra Federazione Anief, protagonista al tavolo delle trattative con proposte poi inserite nel testo definitivo. Un passo importante per il miglioramento della condizione lavorativa di queste donne e questi uomini, da completare con il prossimo rinnovo contrattuale per un pieno recupero della loro dignità”.

La delegazione Anief Cisal in Aran

“Siamo orgogliosi di questa firma – commenta Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal e presidente nazionale del sindacato Anief – perché abbiamo fatto inserire delle novità importanti nel testo. Ora pensiamo già al rinnovo del contratto 2022/24 dove chiederemo con forza al governo lo stanziamento di almeno 10 miliardi di euro per bilanciare l’inflazione che dal 2022 è arrivata in doppia cifra. Questa firma – conclude –  è un punto di inizio non un arrivo. Prossimi obiettivi: parità di trattamento economica e giuridica a parità di lavoro svolto al di là della durata del contratto, indennità per i lavoratori fuori sede e di burnout per le pensioni, rimozione di ogni vincolo su mobilità sul 100% dei posti e doppio canale da GPS per assorbire il precariato”.