Ponte sullo Stretto: “Occasione irripetibile per occupazione e riqualificazione, volano di un più vasto ed adeguato sistema viario e ferroviario
Ponte sullo Stretto: “Occasione irripetibile per occupazione e riqualificazione, volano di un più vasto ed adeguato sistema viario e ferroviario
Immagine di copertina di: Ponte sullo Stretto: “Occasione irripetibile per occupazione e riqualificazione, volano di un più vasto ed adeguato sistema viario e ferroviario

In un convegno a “Palazzo Campanella” sede del Consiglio regionale della Calabria, il Segretario Generale Francesco Cavallaro ha posto l’attenzione sui ritardi del sistema viario e ferroviario


“Il Ponte sullo Stretto è un grande progetto, che non può essere visto solo in chiave regionale ma considerata come un’opera di respiro europeo, occasione irripetibile dal punto di vista occupazionale, con 100mila posti di lavoro stimati, e riqualificazione logistica delle aree regionali del nostro meridione. E’ illusorio infatti pensare che il ponte da solo possa dare soluzione esaustiva ai numerosi problemi di carenza infrastrutturale di queste due regioni”. 

Lo ha detto il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, intervenendo all’incontro “Ponte: crescita, sviluppo, occupazione” organizzato dalla Lega nella sala “Levato” del Consiglio regionale, in cui sono intervenuti, tra gli altri, il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, Claudio Durigon, i senatori Tilde Minasi e Nino Germanà, il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso ed il membro del Cda “Ponte sullo Stretto”, Giacomo Francesco Saccomanno. “La sua funzionalità – ha detto il segretario generale della Cisal – non sarà mai compiutamente realizzata se non troverà sponda nella complementare realizzazione di un sistema di infrastrutture moderno ed adeguato. Se questo non avvenisse, in fondo, avremmo comunque utilizzato male questo imponente investimento. Il Ponte quindi, come volano per dare avvio anche ad un più vasto piano di nuove infrastrutture viarie e soprattutto ferroviarie per Sicilia e Calabria. “Su questo – ha concluso Cavallaro – deve esserci pari impegno da parte di tutti gli attori oggi coinvolti nella realizzazione di questa opera, ovvero il Governo attraverso i Ministeri competenti, le Regioni di Sicilia e Calabria, Rfi ed Anas”

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In un convegno a “Palazzo Campanella” sede del Consiglio regionale della Calabria, il Segretario Generale Francesco Cavallaro ha posto l’attenzione sui ritardi del sistema viario e ferroviario


“Il Ponte sullo Stretto è un grande progetto, che non può essere visto solo in chiave regionale ma considerata come un’opera di respiro europeo, occasione irripetibile dal punto di vista occupazionale, con 100mila posti di lavoro stimati, e riqualificazione logistica delle aree regionali del nostro meridione. E’ illusorio infatti pensare che il ponte da solo possa dare soluzione esaustiva ai numerosi problemi di carenza infrastrutturale di queste due regioni”. 

Lo ha detto il segretario generale della Cisal, Francesco Cavallaro, intervenendo all’incontro “Ponte: crescita, sviluppo, occupazione” organizzato dalla Lega nella sala “Levato” del Consiglio regionale, in cui sono intervenuti, tra gli altri, il Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali, Claudio Durigon, i senatori Tilde Minasi e Nino Germanà, il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso ed il membro del Cda “Ponte sullo Stretto”, Giacomo Francesco Saccomanno. “La sua funzionalità – ha detto il segretario generale della Cisal – non sarà mai compiutamente realizzata se non troverà sponda nella complementare realizzazione di un sistema di infrastrutture moderno ed adeguato. Se questo non avvenisse, in fondo, avremmo comunque utilizzato male questo imponente investimento. Il Ponte quindi, come volano per dare avvio anche ad un più vasto piano di nuove infrastrutture viarie e soprattutto ferroviarie per Sicilia e Calabria. “Su questo – ha concluso Cavallaro – deve esserci pari impegno da parte di tutti gli attori oggi coinvolti nella realizzazione di questa opera, ovvero il Governo attraverso i Ministeri competenti, le Regioni di Sicilia e Calabria, Rfi ed Anas”